La tradizione gastronomica greca, che affonda le sue radici nell’antichità ed è anche frutto di contaminazioni con tutti i paesi del bacino del Mediterraneo, comincia sempre con una carrellata di assaggi che costituisce quasi un rito, si tratta dei mezedes.
Si tratta di una lunga serie di piccoli assaggi, sia prodotti molto semplici, che piatti più elaborati, ma sempre in piccole porzioni oppure da condividere con gli altri commensali. Esistono persino dei locali specializzati in mezedes, chiamati mezedopoleio. Sono quindi assimilabili a una lunga serie di finger food, che danno avvio al pasto, ma possono anche costituire gran parte di esso.

Quali sono i principali mezedes?
Fra i prodotti semplici che vengono sempre serviti a tavola per cominciare la cena troviamo le olive, ma anche sottoli e sottaceti. A questi si aggiungono salse — come tzatziki e hummus — e verdure varie, formaggi (in primis la feta) e insalate.
Fra i piatti più elaborati che sono considerati mezedes troviamo:
- Dolmádes: ovvero degli involtini in foglia di vite ripieni di riso, uvetta e pinoli o carne.
- Spanakopita: torta salata realizzata con pasta sfoglia farcita con di feta, cipolla, spinaci e uova.
- Pitákia: sfogliatine ripiene di pollo, formaggio, carne e verdure.
- Melitzanosalata: una crema di melanzane cotte al forno con aglio e yogurt.
- Saganaki: fette di feta impanate e fritte.
- Tirokafteri: si tratta di una crema di formaggio piccante.
Con cosa abbinare i mezedes
Se vogliamo seguire la tradizione ellenica, i mezedes vanno accompagnati con una bevanda tradizionale greca chiamata ouzo. Si tratta di un distillato prodotto con mosto d’uva e anice, che viene generalmente servito allungato con acqua, in modo da renderlo più leggero (la gradazione alcolica può superare i 40°) e dissetante.
L’alternativa allo ouzo è lo tsipouro, un superalcolico simile alla grappa, che può essere servito sia liscio che con ghiaccio.
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